Il diario online degli imprenditori
«Racconta come la tua azienda affronta la crisi»: ecco le forti esperienze e gli appassionati appelli degli imprenditori inviati a ilsole24ore.com.
Resistere e resistere
Il rischio di impresa, per noi imprenditori che lavoriamo anche 12 ore al giorno, è solo nostro. Insolvenza dei clienti, sempre crescente, calo di produzione e vendite dovute alla crisi, burocrazia asfissiante, fisco esasperante, studi di settore implacabili. Fin quando le cose andavano normalmente allora si procedeva, ma adesso è dura. Bisogna resistere un altro annetto. Lo so, non è poco, ma quando riprenderanno i consumi andrà meglio. La mia formula è: servizio e assistenza post vendita al cliente, serietà commerciale verso i fornitori, qualità del prodotto e tanto impegno. In ultimo sarei d'accordo ai dazi anche se tutti gli economisti dicono di no. Io non sono un economista, ma l'istinto mi dice di sì.
Eugenio
Chiuso, addio studi
L'azienda della mia famiglia ha chiuso. È stato un dolore enorme mandare a casa gli operai che lavoravano con mio nonno già 30 anni fa. Ma è un dolore ancora più grande sapere che mia sorella non potrà andare a studiare fuori come ho fatto io perché la mia famiglia non può più permetterselo.
Cecilia
Sostegni subito
Forse una timida ripresa è in atto, ma se non viene animata con spese in infrastrutture, tanti investimenti e subito, nessun imprenditore medio-piccolo vivrà abbastanza per averne i benefici. In aggiunta bisogna ridurre il costo paese affinché si possa sostenere la concorrenza dei soliti "emergenti". Le vendite sono globalizzate, ma i costi sono italiani e quindi insostenibili. Forza ministri Brunetta e Gelmini: l'apparato deve costare meno e funzionare meglio.
Albertina
Un salto culturale
La crisi italiana si sta mostrando giorno dopo giorno già dal 2001. I risultati concreti sono davanti agli occhi di tutti i lavoratori. Presto si arriverà al punto di rottura, e allora la nostra cultura verrà fortemente segnata dalla coscienza di un bisogno di collettività, di interesse e partecipazione comune ai problemi di tutti. Quel giorno incominceremo a dire: «Io mi interesso» e non più «Non è affar mio».
Marco
Venite a trovarci
Quale ripresa potrà esserci per noi? Nella sola provincia di Milano chiuderanno più di tremila negozi. I politici dovrebbero andare a visitare le piccole imprese artigiane e i piccoli negozi: si renderebbero conto realmente che la ripresa non c'è. E dovrebbero darsi una mossa verso le banche, togliere la burocrazia che lega alla gola i piccoli imprenditori. Bisogna fare in fretta se non vogliamo che questa nostra amata Italia sprofondi.
Giorgio
La crisi arriva ora
Mi viene da ridere (forse meglio: piangere) a sentire parlare di ripresa economica. Purtroppo la vera crisi per le piccole imprese sta arrivando ora.
Oliviero
Cerco ottimismo
Mi ero ripromesso di essere ottimista ma non vedo tuttavia alcuna ripresa in vista. Si fa la pulce ai numeri degli scostamenti decimali. Sono solo numeri come quelli dati fin ora che non hanno mai fotografato la reale situazione. Il brutto deve ancora venire.
Giovanni
E quando saremo falliti?
È gravissimo che nessuno faccia nulla per evitare di chiudere le imprese. Quando tutte le aziende saranno fallite e chiuse con che cosa mangeranno i nostri figli? Diventeremo sudditi della dittatura cinese, e saremo falliti come stato pieno di debiti e privo di risorse proprie. Prima abbiamo cancellato dall'Italia l'elettronica, poi la chimica e farmaceutica , poi il tessile e ora il manifatturiero. Con cosa si pensa di sopravvivere?
Agostino
Tocca a noi darci da fare
Ma possibile non fare nulla? Possibile arrivare tutti alle stesse risposte (banche, Cina, governo e sistema Italia) e non riuscire ad intraprendere azioni collettive pesanti che possano avere un ritorno positivo per tutte le aziende? Non credo sarà il governo a salvarci. Starà come al solito alle capacità dei singoli, ma anche chi si salverà, con quali prospettive potrà lavorare sapendo che nulla è cambiato?
Alex68
